Razzismo, anche Coca Cola 'boicotta' Facebook e altri social media
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Direttore: Alessandro Plateroti

Razzismo, anche Coca Cola ‘boicotta’ Facebook e altri social media

Coca Cola

Lotta al razzismo, anche Coca Cola si unisce alla campagna Stop Hate for Profit e ‘boicotta’ Facebook e altri social media.

Coca Cola si unisce alla campagna contro Facebook, Instagram, YouTube e Twitter e boicotta le piattaforme annunciando che dal primo luglio fermerà la sua pubblicità digitale almeno per un mese. Il noto marchio ha deciso quindi di aderire alla campagna Stop Hate for Profit, che ha coinvolto tantissime aziende di primo piano sul panorama internazionale. Tutte unite nella lotta al razzismo sull’onda lunga dell’uccisione di George Floyd.

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Stop Hate for Profit, anche Coca Cola ‘boicotta’ Facebook

L’iniziativa, alla quale hanno aderito molti colossi internazionali, nasce per manifestare contro i social media accusati di non contrastare in maniera adeguata i contenuti che veicolano messaggi razzisti. O comunque discriminatori e violenti.

Anche Coca Cola ha deciso di unirsi all’iniziativa che potrebbe spingere le piattaforme a una serie revisione delle proprie regole.

Coca Cola
fonte foto https://www.facebook.com/cocacolait/

Anche Facebook inizierà a segnalare i post dei politici che violano le regole

A proposito di cambiamenti, Zuckerberg, con un post ufficiale condiviso sulla propria pagina Facebook, ha fatto sapere che FB segnalerà i post dei politici che violano le regole.

Facebook segue a ruota Twitter, che nelle ultime settimane sta vivendo un testa a testa con il presidente degli Usa Donald Trump. The Donald si è visto etichettare diversi tweet, considerati come una violazione delle regole del social e non ha reagito in maniera propriamente diplomatica, puntando il dito contro i social. E contro i privilegi di cui godono, a detto del Presidente.

Anche Su Fb i contenuti in questione saranno etichettati ma non cancellati.

“Permetteremo alle persone di condividere questi contenuti anche per prenderne le distanze, proprio come facciamo con altri contenuti problematici […] ma aggiungeremo un avviso per dire alle persone che i contenuti che stanno condividendo possono violare le nostre politiche”.

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ultimo aggiornamento: 27 Giugno 2020 10:22

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